Con un’altra grande prestazione Jannik Sinner approda alla finale dell’Atp 500 di Vienna: battuto in due set (7-5 6-4) anche il numero 5 del mondo Andrey Rublev, domani lo aspetta la testa di serie n.1 del torneo, l’altro russo Daniil Medvedev, numero 3 Atp, che in precedenza aveva superato Stefanos Tsitsipas per 6-4 7-6.
Un Sinner dalla solidità impressionante, mentale e tecnica, quello fino advert ora in Austria, che ha avuto l’unico vero momento di flessione nel sesto sport del primo set, quando ha ceduto il sevizio.
Rublev si è portato sul 5-2, ed è andato a servire per il set sul 5-3, ma lì Jannik ha prodotto un sport magnifico, recuperando lo svantaggio. Il russo invece ha ceduto con i nervi, buttando più volte la racchetta e urlando in direzione del suo field. Risultato: altri tre sport infilati dall’azzurro e primo set messo in cassaforte.
Nel secondo set l’equilibrio dei servizi si è rotto al nono sport a favore dell’italiano, che però ha sbagliato qualcosa nel sport in cui si è trovato a servire per il match, finendo per restituire il break advert un Rublev tornato lucido e grintoso. Anche nel tiebreak Jannik è andato sotto (4-2) ma ha rimontato esibendo nervi d’acciaio e colpi da fuoriclasse, mentre Rublev gli ha consegnato il match esalando un doppio fallo sul matchpoint. La testa, oltre che i colpi, ha fatto la differenza nei momenti decisivi.
Sinner, che ha già superato il file di partite vinte in una stagione da un italiano nell’period Open (55, contro le 54 di Barazzutti nel 1978), giocherà così la sesta finale dell’anno (la 13 esima in carriera, nove delle quali vinte) dopo quelle conquistate a Montpellier, Toronto e Pechino, e quelle perse a Rotterdam e Miami, entrambe proprio contro Medvedev. Decisamente a favore del moscovita il bilancio dei precedenti: 6-1, anche se Jan ha vinto l’ultima sfida a Pechino.